Investigatore Privato a Milano, Costi, Prezzi, Tariffe e Preventivo- Investigatore privato Milano- Agenzia investigativa Milano, Indagini Privati e Aziende
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Investigatore privato Milano- Agenzia investigativa Milano, Indagini per Privati

 

 

Quanto costa un investigatore privato a Milano? Come è facile intuire, gli investigatori privati a Milano hanno tariffe e prezzi variabili che si basano  sulla complessità delle indagini da svolgere. In linea di massima le investigazioni in ambito Privato-Aziendali  e famigliari  sono tra le più richieste ed i costi orari partono da un minimo di 40 euro ad un massimo di 80 euro per agente operativo.  A livello di tariffe, per un servizio efficace non si può scendere al di sotto di un minimo di 500 euro al giorno. I detective privati specializzati generalmente propongono tariffe giornaliere tra 500 e 1.000 euro.

Investigatore Privato a Milano, Agenzia Investigativa a Milano, Agenzia Investigazioni Private a Milano, Agenzia IDFOX Investigazioni dal 1991.

 Ad ogni cliente dell’Investigatore Privato a Milano viene affidato un responsabile investigativo, che sarà a piena disposizione del cliente per tutta la durata dell’indagine. Anche il dettagliato preventivo stipulato nel corso del primo appuntamento può essere rivisto nel corso dell’indagine o in seguito, sulla base delle possibilità economiche del cliente e soprattutto della piena soddisfazione delle sue esigenze. Pensiamo che questo sia il metodo più capace di garantire limpidezza e chiarezza bipartisan nel corso delle indagini. La nostra agenzia Idfox Investigazioni dal 1991 si dedica al recupero di prove inconfutabili, utilizzabili anche in tribunale, che permettano al cliente di rispondere alle proprie domande. Tutte le informazioni che vengono recuperate dai nostri agenti vengono infatti conservate ed inserite in un plico consultabile anche nel momento dell’emissione di un giudizio nel corso di una causa privata o aziendale. Presso l’agenzia Agenzia Investigativa Idfox  trattiamo sia investigazioni aziendali che private. Tra quelle aziendali rientrano il licenziamento per giusta causa, la concorrenza sleale, le investigazioni penali e le indagini pre-assunzionali. Tra le investigazioni private rientrano invece: la violazione dei doveri coniugali, la raccolta di prove d’infedeltà coniugale, le indagini per separazione con addebito, l’affidamento dei figli e dell’assegno di mantenimento, il controllo dei minori, le indagini anti stalking e quelle prematrimoniali, nonché le indagini su eredità controverse ed il recupero credito. Il gruppo di lavoro del nostro Investigatore Privato a Milano Agenzia Investigativa Idfox  è specializzato nell'aiutare i clienti a tutelare i loro diritti e a trovare una soluzione ai problemi più delicati e che necessitano di maggiore discrezione. Durante il primo incontro l’obiettivo che ci prefiggiamo è quello di far emergere la problematica del cliente definendo insieme a lui la soluzione più efficace da adottare in quella specifica situazione. In un secondo momento- una volta assegnato l’incarico- gli agenti dell’agenzia Agenzia Investigativa Idfox  rimangono in contatto diretto e continuo con il committente per tenerlo costantemente aggiornato sull’evolversi delle indagini. Chiunque voglia rivolgersi, per ogni tipo di esigenza e necessità, all'aiuto della nostra Investigatore Privato a Milano, può contattarci presso i nostri uffici. Saremo subito pronti a rispondervi anche per una semplice consulenza investigativa gratuita. La nostra caratteristica è infatti quella di consultare il cliente discutendo apertamente con lui, senza alcun impegno, il suo proprio caso e decidendo insieme la strategia migliore da adottare.

Svolgiamo la nostra attività di Investigatore Privato a Milano anche in queste zone di Milano:

 

La scelta di un investigatore privato non deve essere presa alla leggera. Considerando attentamente aspetti come autorizzazioni, qualifiche, esperienza, reputazione, comunicazione, costi e servizi offerti, si può trovare il professionista che meglio risponde alle proprie esigenze.

Negli anni, ci sono capitati piu volte clienti che lamentavano di essere stati truffati da famose agenzie investigative…..FAMOSE… non per meriti professionali, ma per merito di giustizia…….ecc.DIFFIDATE………….!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

parola del veterano Max Maiellaro!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Nella vita privata o in azienda può succedere di avere bisogno di affidarsi ad un’agenzia investigativa o un investigatore privato. Quali caratteristiche deve avere l’agenzia di investigazioni a cui ci affidiamo ed in che modo scegliere un investigatore privato?

Le agenzie investigative sono numerose e purtroppo ci sono diverse abusive che si spacciamo per agenzia autorizzate…

Approfondimenti e consigli in ambito investigativo

Investigatore privato: di cosa si occupa e come sceglierlo

La struttura organizzativa e il personale qualificato

Le agenzie investigative ben strutturate, IDFOX Investigazioni- dal 1991-, Organizzazione Internazionale – nella tecnologia piu Avanzata -Organizzazione articolata su team di investigatori privati -dipendenti- specializzati in vari settori delle indagini professionali, commerciali, difensive, forense ed informatiche ,  hanno il vantaggio di diversificare gli interventi e avendo più specialità di azione risultano efficaci ed efficienti in diverse circostanze. Questo offre agli assistiti una prima garanzia di sicurezza del servizio nello smascherare gli infedeli.

 

La struttura articolata di un’agenzia di investigazioni garantisce la protezione delle informazioni ed evitando la dispersione di informazioni grazie al decentramento dei servizi e limitando i rischi di fughe di notizie.

 

Le aziende che hanno bisogno di azioni investigative comportano l’impiego di particolari dispositivi investigativi per affrontare casi come l’assenteismo del dipendente, lo spionaggio industriale, la concorrenza sleale del socio, del dipendente o del partner commerciale, di  bonifiche ambientali aziendali, le frodi e tutti i fenomeni che purtroppo sono molto diffusi in ambito aziendale e che possono avere risvolti penali. Un’agenzia di investigazioni deve disporre di determinati requisiti ed essere in grado di fare fronte a indagini specifiche ed efficaci che la rendano professionale.

Un primo fattore è la struttura organizzativa composta da diversi professionisti che possano dimostrare la propria preparazione e competenza professionale grazie alle competenze nel settore, ai titoli e all’esperienza pregressa.

L’aggiornamento sulle tecniche di indagine dimostrano inoltre affidabilità e alta professionalità aziendale. Inoltre, un’agenzia fortemente strutturata è in grado di occuparsi di tematiche più articolate .

Riassumendo un’agenzia investigativa di spessore deve avere nel suo organico personale SPECIALIZZATO  che sia:

- altamente preparato

-con solida esperienza sul campo

dotato di ottime capacità di analisi delle tematiche investigative, intuito e senso tattico nello sviluppo delle investigazioni e dell’acquisizione delle informazioni.

Un altro elemento determinante nella scelta di un’agenzia investigativa di eccellenza è caratterizzato dai contatti e dalle fonti di informazione dislocate sul territorio; più queste reti di contatto sono estese a livello nazionale e internazionale, più lo spessore dell’agenzia sarà considerevole in quanto sarà in grado di sviluppare indagini ed operazioni di acquisizione di informazioni ovunque in modo rapido, attendibile, e non eccessivamente dispendioso.

Scegliere il miglior investigatore privato per le tue esigenze richiede attenzione a diversi criteri fondamentali. Ecco alcuni punti da tenere presente quando valuti i professionisti disponibili:

-Esperienza anzianità’ investigatori privati “Autorizzai” e da quanto.

-Verificare che un’agenzia Investigativa “AUTORIZZATA” deve avere una sede certificata ed  utenze telefonica fissa.  Una seria agenzia Investigativa indica sul proprio dominio il numero dell’autorizzazione della Prefettura, la partita iva ecc. Ti consigliamo di DIFFIDARE  di coloro che ti fissano un appuntamento alla fermata della metropolitana, al bar o alla stazione Ferroviaria o ti richiedono di inviare soldi su carte  non intestate all’agenzia ecc. DIFFIDARE di coloro che non ti fanno firmare un regolare mandato e non ti consegnano una copia ecc. DFIFFIDATE! DIFFIDATE! SONO DEI TRUFFATORI!!!. Su internet trovate la pubblicità di strane  agenzie investigative  del tipo -servizi di consulenza investigativa- oppure di coloro che vendono informazione illegali o servizio che violano la privacy. DIFFIDATE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Altri soggetti pubblicizzano servizio tipo intercettazioni telefoniche o vendita di tabuati telefonico o geolocalizzazione di utenze telefoniche! DIFFITATE SONO DEI TRUFFATORI.!!!!!!!

DIFFIDATE di coloro che praticano tariffe orario inferiore a euro 45 oppure una giornata del detective privato 300 euro ecc. I costi dovranno essere aderenti alle indagini e commisurati in base alle attività che l’agenzia spiegherà al cliente in modo esaustivo.

VI SEGNALIAMO LE TARIFFE INDICATIVE DEI  COSTI  CHE  I DETECTIVE PRIVATI “AUTORIZZATI” PRATICANO:

I detective privati generalmente propongono tariffe giornaliere tra 500 e 1.000 euro, oppure tariffe orarie di circa 50 € all'ora per agente operativo oltre iva e spese. Per un servizio efficiente  non si può scendere al di sotto di un minimo di 500 euro al giorno e tariffe orarie inferiori ad euro 40,00.

Da cosa partire per la scelta dell’agenzia investigativa e dell’investigatore privato

- Affidarsi ad un investigatore privato titolare di licenza prefettizia

-Rivolgersi ad investigatori privati che si comportano con trasparenza e disponibilità a fornire un preventivo o una consulenza gratuita

-All’atto dell’accettazione del preventivo gli investigatori privati devono farvi firmare un conferimento d’incarico che li autorizzi allo svolgimento dell’attività investigativa (è vietato dalla legge lavorare senza conferimento)

Diffidare di investigatori privati o di agenzie investigative che asseriscono di poter effettuare indagini illegali.

Prima di impegnarti con un investigatore, assicurati di verificare che siano in regola con tutte le licenze e le certificazioni richieste.

Scegliere l’agente privato giusto è fondamentale, e questi criteri ti aiuteranno a selezionare un professionista con l’esperienza, le competenze e le credenziali necessarie per affrontare il tuo caso in modo efficace.

La fiducia nell’investigatore è essenziale quando si tratta di questioni personali o aziendali delicate, e con la giusta selezione, potrai affrontare il tuo problema con sicurezza e speranza di ottenere risultati positivi.

Grazie alla nostra ultra trentennale esperienza Vi suggeriamo i sottonotati 13 consigli che sono come il VANGELO per un affermata ,seria e competente agenzia investigativo:

 

 

 

1. Non fare la scelta  solo sul prezzo.

2. Richiedi referenze, verifica le licenze e fai ricerche online.

3. Richiedi al potenziale investigatore di mostrarti le sue qualifiche e la sua esperienza.

4.-Se vi dovesse capitare di conferire mandato al detective XY e ritenete di essere stato truffato perché’ non vi risponde piu  al telefono e non vi ragguaglia sull’andamento delle indagini conferite, non esite a denunciare l’accaduto all’A.G.

5. L'importanza di un'attenta valutazione.

6. Focus sulle necessità

7. Verifica delle qualifiche, delle certificazioni e della registrazione al Registro Imprese.

8. La reputazione conta.

9. Importanza della comunicazione.

10. Etica, legalità e discrezione.

11.Tabella dei contenuti

12.Assicurati che il contratto includa garanzie di privacy e sicurezza.

13.Mantieniti informato sull’evoluzione del caso.

14.Certificazioni investigatori privati

15.Massima Riservatezza

16.Testimonianze e Recensioni dei Clienti

17. Mantieni una Comunicazione Aperta

18. Rispetta la Riservatezza

19.Chiedi Aggiornamenti Periodici

20.Segui le Raccomandazioni dell’Investigatore

 

 

L’agenzia investigativa IDFOX Srl -Investigazioni  dal 1991,   con sede operativa e Legale in via Lugi Razza 4 – 20124 Milano, si avvale esclusivamente di investigatori privati altamente qualificati e con esperienza pluriennale, pronti a svolgere ogni tipologia di indagine, garantendo il rintraccio di prove tangibili e inconfutabili utilizzabili anche in sede di giudizio. Tempestività, professionalità e riservatezza sono le linee guida fondamentali della nostra agenzia investigativa, capace di garantire in modo affidabile lo svolgimento delle indagini e la raccolta prove tangibili, utilizzabili in sede di giudizio.

 

 

Ricordati che l’esperienza e la conoscenza accumulata attraverso anni di lavoro sul campo è inestimabile quando si tratta di risolvere casi complessi. Quando consultando potenziali investigatori, non esitare a chiedere dei dettagli sulla loro esperienza passata e su casi simili al tuo. Un investigatore con un solido background nel settore avrà affrontato una vasta gamma di casi, affinando le sue capacità e sviluppando intuizioni che solo gli anni di pratica possono garantire.  Assicurati che l’investigatore abbia le competenze necessarie per affrontare il tuo caso specifico. Chiedi informazioni dettagliate sulle strategie che utilizzano per risolvere casi simili al tuo e come intendono affrontare il tuo specifico problema.

La professione di investigatore privato è regolamentata in molte giurisdizioni, e i professionisti devono rispettare determinate normative e ottenere le licenze necessarie per operare legalmente. Le certificazioni, inoltre, indicano un impegno costante nell’aggiornamento delle competenze e nell’adeguamento alle normative in evoluzione.

Ecco perché dovresti dare la massima importanza alla qualità quando scegli un investigatore privato.

Altro consiglio: la discrezione è un pilastro fondamentale di ogni investigatore privato di qualità. Molte questioni affrontate dagli investigatori riguardano aspetti personali o aziendali estremamente delicati. Pertanto, l’investigatore deve operare con la massima riservatezza, garantendo che tutte le informazioni raccolte siano trattate con il massimo rispetto per la privacy. Questa riservatezza non solo protegge la tua reputazione, ma assicura anche che il processo investigativo rimanga confidenziale.

 

    

CHI SIAMO

 

Il nostro team di esperti dell’agenzia IDFOX Srl,  parla almeno correttamente  5  lingue: inglese, francese, spagnolo, tedesco ed arabo ed è esperto nelle indagini  private, aziendali, assicurative e finanziarie internazionali ed opera sotto la direzione  dalla Dottoressa Margherita Maiellaro.  La direttrice ha maturato un’esperienza pluriennale nel campo investigativo ed assicurativo ha conseguito una Laurea in Giurisprudenza, con specializzazione in diritto internazionale, presso l’Università Bocconi.

 

L’agenzia investigativa International  Detective Fox ®  “IDFOX Investigazioni “è stata fondata da Max Maiellaro.      L’agenzia investigativa IDFOX ha un’esperienza trentennale e opera in Italia e all’Estero, avendo la possibilità di svolgere indagini in più di 170 nazioni al mondo -dalla Svizzera all’Australia e circa 400 corrispondenti on  line – incluse le ricerche economiche-bancarie  in paradisi fiscali ed Offshore.

Il fondatore, con oltre 30 anni di esperienze investigative maturate nella Polizia di Stato, già diretto collaboratore del Conte Corrado AGUSTA, ex Presidente dell’omonimo Gruppo AGUSTA SpA, è stato inoltre responsabile dei servizi di sicurezza di una multinazionale, nonché presso vari gruppi operanti in svariati settori quale metalmeccanici, chimica, oreficeria, tessile, alta moda, elettronica e grande distribuzione, ha sempre risolto brillantemente ogni problematica investigativa connessa a: infedeltà aziendale, ai beni,  marchi e brevetti, concorrenza sleale e alla difesa intellettuale dei progetti, violazione del patto di non concorrenza, protezione know-how e tutela delle persone e della famiglia, nonché referente abituale di imprenditori, manager, multinazionali e studi Legali su tutto il territorio Italiano ed anche Estero.

Il Team dell’agenzia IDFOX ® è composta da diverse figure professionali. La collaborazione tra i diversi specialisti permette una presa incarico completa che garantisce la possibilità di completare l’incarico nella sua complessità ( tra i nostri collaboratori annoveriamo ex ispettori vigili urbani, ex commissario Polizia di Stato ed ex vicecomandante vigili del fuoco e vari specialisti  ctu ecc.

 

 

 

Contatti, Contacts

 

Agency IDFOX SRL -p.iva 09741640966

www.idfox.it  max@idfox.it

Autorizzazione  134 of the T.U.L.P.S.  n. 9277/12B15E – Area Osp.1

Contattaci al numero telefonico    +3902344223

Sede/uffici:   - via Luigi Razza n.4, 20124 – Milano, Italy

Siamo - a 30 metri dalla fermata MM3 Repubblica (uscita via Vittor Pisani) - Tram 9, 29/30   - Tram 1, 5  - a 300 mt dalla Stazione Centrale (MM3-GIALLA) (siamo a 100 mt dall’hotel Principe di Savoia, hotel Gallia ed hotel The Westin Palace Milan-Italy)

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Contattaci al numero telef.  +3902344223

 

 

Investigatore privato vademecum operativo Ministero Interno

 

 

L’ investigatore privato, in Italia, è un privato cittadino in possesso di una licenza per l'attività di investigatore cosa fa, cosa può fare e quanto costa, prezzi e tariffe:

 

 

 

 

Investigatore Privato Milano Zona 1, Investigatore Privato Brera Milano, Investigatore Privato Cadorna Milano, Investigatore Privato Centro Storico Milano, Investigatore Privato Corso Como Milano, Investigatore Privato Duomo Milano, Investigatore Privato Moscova Milano, Investigatore Privato San Babila Milano, Investigatore Privato Via Torino Milano.

Investigatore Privato Milano Zona 2, Investigatore Privato Crescenzago Milano, Investigatore Privato Piazzale Loreto Milano, Investigatore Privato Stazione Centrale Milano, Investigatore Privato Via Padova Milano, Investigatore Privato Viale Monza Milano.

Investigatore Privato Milano Zona 3, Investigatore Privato Città Studi Milano, Investigatore Privato Lambrate Milano, Investigatore Privato Piazzale Piola Milano, Investigatore Privato Porta Venezia Milano, Investigatore Privato Viale Abruzzi Milano.

Investigatore Privato Milano Zona 4, Investigatore Privato Corso XXII Marzo Milano, Investigatore Privato Corvetto Milano, Investigatore Privato Forlanini Milano, Investigatore Privato Porta Romana Milano, Investigatore Privato Porta Vittoria Milano, Investigatore Privato Rogoredo Milano, Investigatore Privato Viale Umbria Milano.

Investigatore Privato Milano Zona 5, Investigatore Privato Famagosta Milano, Investigatore Privato Gratosoglio Milano, Investigatore Privato Porta Ticinese Milano, Investigatore Privato Romolo Milano, Investigatore Privato Viale Liguria Milano, Investigatore Privato Viale Tibaldi Milano.

Investigatore Privato Milano Zona 6, Investigatore Privato Barona Milano, Investigatore Privato Giambellino Milano, Investigatore Privato Lorenteggio Milano, Investigatore Privato Navigli Milano, Investigatore Privato Piazza Napoli Milano, Investigatore Privato Porta Genova Milano.

Investigatore Privato Milano Zona 7, Investigatore Privato Baggio Milano, Investigatore Privato Bande Nere Milano, Investigatore Privato Corso Vercelli Milano, Investigatore Privato De Angeli Milano, Investigatore Privato Forze Armate Milano, Investigatore Privato Lotto Milano, Investigatore Privato San Siro Milano.

Investigatore Privato Milano Zona 8, Investigatore Privato Bonola Milano, Investigatore Privato Bullona Milano, Investigatore Privato Corso Sempione Milano, Investigatore Privato Fiera Milano, Investigatore Privato Gallaratese Milano, Investigatore Privato Porta Volta Milano, Investigatore Privato Quarto Oggiaro Milano, Investigatore Privato Viale Certosa Milano.

Investigatore Privato Milano Zona 9, Investigatore Privato Affori Milano, Investigatore Privato Bicocca Milano, Investigatore Privato Bovisa Milano, Investigatore Privato Fulvio Testi Milano, Investigatore Privato Niguarda Milano, Investigatore Privato Porta Nuova Milano, Investigatore Privato Quartiere Isola Milano, Investigatore Privato Stazione Garibaldi Milano, Investigatore Privato Viale Zara Milano.

Investigatore Privato Milano Hinterland, Investigatore Privato Abbiategrasso Milano, Investigatore Privato Albairate Milano, Investigatore Privato Arconate Milano, Investigatore Privato Arese Milano, Investigatore Privato Arluno Milano, Investigatore Privato Assago Milano, Investigatore Privato Baranzate Milano, Investigatore Privato Bareggio Milano, Investigatore Privato Basiano Milano, Investigatore Privato Basiglio Milano , Investigatore Privato Bellinzago Lombardo Milano, Investigatore Privato Bernate Ticino Milano, Investigatore Privato Besate Milano, Investigatore Privato Binasco Milano, Investigatore Privato Boffalora sopra Ticino Milano, Investigatore Privato Bollate Milano, Investigatore Privato Bresso Milano, Investigatore Privato Bubbiano Milano, Investigatore Privato Buccinasco Milano, Investigatore Privato Buscate Milano, Investigatore Privato Bussero Milano, Investigatore Privato Busto Garolfo Milano, Investigatore Privato Calvignasco Milano, Investigatore Privato Cambiago Milano, Investigatore Privato Canegrate Milano, Investigatore Privato Carpiano Milano, Investigatore Privato Carugate Milano, Investigatore Privato Casarile Milano, Investigatore Privato Casorezzo Milano, Investigatore Privato Cassano d’Adda Milano, Investigatore Privato Cassina de’ Pecchi Milano, Investigatore Privato Cassinetta di Lugagnano Milano, Investigatore Privato Castano Primo Milano, Investigatore Privato Cernusco sul Naviglio Milano, Investigatore Privato Cerro Maggiore Milano, Investigatore Privato Cerro al Lambro Milano, Investigatore Privato Cesano Boscone Milano, Investigatore Privato Cesate Milano, Investigatore Privato Cinisello Balsamo Milano, Investigatore Privato Cisliano Milano, Investigatore Privato Cologno Monzese Milano, Investigatore Privato Colturano Milano, Investigatore Privato Corbetta Milano, Investigatore Privato Cormano Milano, Investigatore Privato Cornaredo Milano, Investigatore Privato Corsico Milano, Investigatore Privato Cuggiono Milano, Investigatore Privato Cusago Milano, Investigatore Privato Cusano Milanino Milano, Investigatore Privato Dairago Milano, Investigatore Privato Dresano Milano, Investigatore Privato Gaggiano Milano, Investigatore Privato Garbagnate Milanese Milano, Investigatore Privato Gessate Milano, Investigatore Privato Gorgonzola Milano, Investigatore Privato Grezzago Milano, Investigatore Privato Gudo Visconti Milano, Investigatore Privato Inveruno Milano, Investigatore Privato Inzago Milano, Investigatore Privato Lacchiarella Milano, Investigatore Privato Lainate Milano, Investigatore Privato Legnano Milano, Investigatore Privato Liscate Milano, Investigatore Privato Locate di Triulzi Milano, Investigatore Privato Magenta Milano, Investigatore Privato Magnago Milano, Investigatore Privato Marcallo con Casone Milano, Investigatore Privato Masate Milano, Investigatore Privato Mediglia Milano, Investigatore Privato Melegnano Milano, Investigatore Privato Melzo Milano, Investigatore Privato Mesero Milano, Investigatore Privato Morimondo Milano, Investigatore Privato Motta Visconti Milano, Investigatore Privato Nerviano Milano, Investigatore Privato Nosate Milano, Investigatore Privato Novate Milanese Milano, Investigatore Privato Noviglio Milano, Investigatore Privato Opera Milano, Investigatore Privato Ossona Milano, Investigatore Privato Ozzero Milano, Investigatore Privato Paderno Dugnano Milano, Investigatore Privato Pantigliate Milano, Investigatore Privato Parabiago Milano, Investigatore Privato Paullo Milano, Investigatore Privato Pero Milano, Investigatore Privato Peschiera Borromeo Milano, Investigatore Privato Pessano con Bornago Milano, Investigatore Privato Pieve Emanuele Milano, Investigatore Privato Pioltello Milano, Investigatore Privato Pogliano Milanese Milano, Investigatore Privato Pozzo d’Adda Milano, Investigatore Privato Pozzuolo Martesana Milano, Investigatore Privato Pregnana Milanese Milano, Investigatore Privato Rescaldina Milano, Investigatore Privato Rho Milano, Investigatore Privato Robecchetto con Induno Milano, Investigatore Privato Robecco sul Naviglio Milano, Investigatore Privato Rodano Milano, Investigatore Privato Rosate Milano, Investigatore Privato Rozzano Milano, Investigatore Privato San Colombano al Lambro Milano , Investigatore Privato San Donato Milanese Milano, Investigatore Privato San Giorgio su Legnano Milano, Investigatore Privato San Giuliano Milanese Milano, Investigatore Privato San Vittore Olona Milano, Investigatore Privato San Zenone al Lambro Milano, Investigatore Privato Santo Stefano Ticino Milano, Investigatore Privato Sedriano Milano, Investigatore Privato Segrate Milano, Investigatore Privato Senago Milano, Investigatore Privato Sesto San Giovanni Milano, Investigatore Privato Settala Milano, Investigatore Privato Settimo Milanese Milano, Investigatore Privato Solaro Milano, Investigatore Privato Trezzano Rosa Milano, Investigatore Privato Trezzano sul Naviglio Milano, Investigatore Privato Trezzo sull’Adda Milano, Investigatore Privato Tribiano Milano, Investigatore Privato Truccazzano Milano, Investigatore Privato Turbigo Milano, Investigatore Privato Vanzaghello Milano, Investigatore Privato Vanzago Milano, Investigatore Privato Vaprio d’Adda Milano, Investigatore Privato Vermezzo Milano, Investigatore Privato Vernate Milano, Investigatore Privato Vignate Milano, Investigatore Privato Villa Cortese Milano, Investigatore Privato Vimodrone Milano, Investigatore Privato Vittuone Milano, Investigatore Privato Vizzolo Predabissi Milano, Investigatore Privato Zelo Surrigone Milano, Investigatore Privato Zibido San Giacomo Milano.

Sperando di avervi fatto cosa gradita per avervi elencato alcune delle zone di riferimento dove prestiamo il nostro servizio di Investigatore Privato Milano, aggiorneremo la lista delle zone il più presto possibile, in modo da offrirvi il miglior servizio a prezzi economici e di qualità.

 

 

 

 

Chi e’ e cosa fa un investigatore Privato a Milano?

 

Sebbene vi siano una bibliografia e/o dei collegamenti esterni, manca la contestualizzazione delle fonti con note a piè di pagina o altri riferimenti precisi che indichino puntualmente la provenienza delle informazioni.

Un investigatore privato, in Italia, è un privato cittadino in possesso di una licenza per l'attività di investigatore.

Indice

* 1Storia

* 2Descrizione

o 2.1Disciplina normativa

o 2.2Le attività

* 3Figure

o 3.1Investigatore titolare

o 3.2Investigatore dipendente

o 3.3Informatore commerciale titolare

o 3.4Informatore commerciale dipendente

* 4Requisiti

o 4.1Licenza

o 4.2Progetto tecnico organizzativo

o 4.3Obbligo di deposito cauzionale

o 4.4Tariffario

* 5Adempimenti obbligatori previsti

o 5.1Registro delle operazioni

o 5.2Tesserino identificativo

* 6Note

* 7Bibliografia

* 8Voci correlate

* 9Collegamenti esterni

Storia

Le prime disposizioni legislative che in qualche modo hanno interessato gli investigatori erano quelle che disciplinavano gli istituti di vigilanza privata, contenute nel regolamento approvato con R.D. 4 giugno 1914 n. 563. L'attività d'investigazione privata vera e propria venne più specificamente regolamentata a partire dal 1926 con una specifica normativa contenuta nel Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS) emanato con regio decreto (R.D.) 18 giugno 1931, n. 773 assieme al relativo regolamento di cui al R.D. del 6 maggio 1940 n. 635. La normativa poneva come requisito fondamentale il possesso di una apposita licenza rilasciata dal prefetto, non regolando però la figura ma demandando al decreto del 1940 l'emanazione di una disciplina più specifica da effettuarsi decreto del Ministero dell'Interno, prevedendo altresì con tale atto l'individuazione delle caratteristiche minime e degli altri requisiti richiesti. In particolare il R.D. 635/1940 trattando, negli artt. 257 e seguenti, delle disposizioni relative al rilascio o alla revoca della licenza prefettizia, specificava, al comma 4 dell'art. 257 bis che "nulla è innovato relativamente all'autorizzazione prevista dall'art. 222 delle disposizioni di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale per lo svolgimento delle attività indicate nell'art. 327 bis del medesimo codice".

Con l'entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale italiano nel 1989 l'art. 222 delle disposizioni di attuazione introdusse in via provvisoria il requisito una specifica competenza professionale;[1] Sempre a riguardo, il d.lgs. 27 luglio 1989 n. 271 disponeva inoltre che, in assenza di specifica disciplina:

«Fino all'approvazione della nuova disciplina sugli investigatori privati, l'autorizzazione [...] è rilasciata dal prefetto agli investigatori che abbiano maturato una specifica esperienza professionale che garantisca il corretto esercizio dell'attività.[2]»

Il decreto del Ministero dell'interno 1º dicembre 2010 n. 269, entrato in vigore in data 16 marzo 2011, ha dettato una specifica disciplina sugli investigatori privati: tra le novità è stata introdotta la distinzione tra le figure di investigatore privato e informatore commerciale, con l'introduzione di relativi requisiti tecnici e formativi richiesti. Diversi aspetti sono poi stati chiarificati dalla circolare del Ministero dell'Interno del 24 marzo 2011.

Descrizione

Disciplina normativa

La figura dell'investigatore privato è disciplinata sostanzialmente dal testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (trattata al Titolo IV "degli Istituti di Vigilanza e delle Guardie Particolari Giurate") e dal relativo regolamento di attuazione di cui al regio decreto 6 maggio 1940, n. 635, in particolare gli artt. da 257 a 260, nonché dal il decreto del Ministero dell'interno del 1º dicembre 2010 n. 269.

Il decreto ha provveduto alla riorganizzazione della disciplina relativa agli istituiti di investigazione privata e dei requisiti di questi ultimi. In particolare, la nuova regolamentazione stabilisce che la professione viene riclassificata nel seguente modo:

* investigatore privato titolare d'istituto;

* informatore commerciale titolare d'istituto;

* investigatore autorizzato dipendente;

* informatore autorizzato dipendente.

Dalla superiore nuova classificazione si evincono due importanti novità:

* la separazione delle due figure (investigatore privato/informatore commerciale);

* la creazione di una nuova categoria di personale dipendente, che deve però essere in possesso di apposita licenza.

Relativamente al primo punto va segnalato che, come precisato in apposita circolare del Ministero dell'interno del 2011,[3] la netta distinzione tra l'attività di investigatore privato e informatore commerciale si sostanzia nel fatto che quest'ultima si caratterizza per la raccolta di dati relativi alle imprese, concreti i bilanci, i debitori protestati, i riferimenti anagrafici delle imprese e dell'aggregazioni dei dati raccolti, indispensabile agli imprenditori nelle decisioni operative.

Le attività

L'art. 5 del decreto ministeriale 269/2010 stabilisce la classificazione delle attività secondo lo schema seguente:

* investigazioni in ambito privato: informazioni richieste dal privato per una sua tutela in sede giudiziaria (ad esempio in ambito familiare, matrimoniale, patrimoniale);

* investigazioni in ambito aziendale: richieste da enti pubblici e privati, vale a dire da società anche senza personalità giuridica, al fine di tutelare un proprio diritto in sede giudiziaria – ad esempio in caso di infedeltà del lavoratore; di contraffazione di prodotti; per la tutela di marchi e brevetti, del patrimonio scientifico, degli altri beni aziendali immateriali, ecc.;

* indagini in ambito commerciale: richieste del commerciante al fine di determinare, pur a livello contabile, gli ammanchi e le differenze inventariali, anche mediante informazioni reperite direttamente presso l'esercizio commerciale – (cosiddetto antitaccheggio investigativo);

* indagini in ambito assicurativo: richieste da qualsiasi avente diritto, per la propria tutela in sede giudiziaria, relativamente alla dinamica di sinistri stradali e sul lavoro, oppure da società assicurative per una loro tutela da eventuali frodi;

* indagini difensive: finalizzate alla ricerca di elementi di prova da utilizzare nel contesto del processo penale, così come disciplinate dal Titolo VI bis del c.p.p.;

* informazioni commerciali: richieste da enti pubblici e privati al fine della raccolta, analisi, elaborazione, valutazione e stima di dati economici, finanziari, creditizi, patrimoniali, industriali, produttivi, imprenditoriali e professionali di imprese e società – sia di persone che di capitali – nonché delle persone fisiche ad esse connesse – quali ad esempio i soci, gli amministratori, ecc. - nel rispetto della vigente normativa europea in materia di privacy.

* attività previste da leggi speciali o decreti ministeriali, caratterizzate dalla stabile presenza di personale dipendente presso i locali del committente (es. “buttafuori”).

Assumono particolare rilevanza, all'interno del D.M., le previsioni legislative secondo le quali, non solo le singole attività dell'investigatore privato hanno piena valenza per la tutela di un diritto in sede giudiziale, quanto per il fatto che sono state ora specificate ed autorizzate le singole attività di controllo statico (cosiddetto appostamento), controllo dinamico (cosiddetto pedinamento), fono e video documentazioni, nonché l'utilizzo di localizzatori satellitari (GPS) in ausilio all'attività investigativa di controllo e pedinamento.

Figure

Secondo il predetto D.M. 269/2010 si distinguono diverse figure, ognuna con diversi requisiti caratterizzanti ed abilitanti ad una particolare attività.

Investigatore titolare

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Deve essere in possesso dei seguenti requisiti:

* a) aver conseguito, al momento della richiesta, un diploma di laurea in Giurisprudenza oppure almeno triennale nelle seguenti discipline: Psicologia a Indirizzo Forense - Sociologia - Scienze Politiche - Scienze dell'Investigazione - Economia ovvero corsi di laurea equiparati;

* b) aver svolto con profitto un periodo di pratica per almeno un triennio, presso un investigatore privato, autorizzato da almeno cinque anni, in costanza di rapporto di lavoro dipendente e con esito positivo espressamente attestato dallo stesso investigatore;

* c) aver partecipato a corsi di perfezionamento teorico-pratico in materia di investigazioni private, organizzato da strutture universitarie o da centri di formazione professionale riconosciuti dalle Regioni e accreditati presso il Ministero dell'Interno - Dipartimento della pubblica sicurezza, secondo le procedure da questo individuate;

oppure

* aver svolto documentata attività d'indagine in seno a reparti investigativi delle forze di polizia italiane, per un periodo non inferiore a cinque anni e aver lasciato il servizio, senza demerito, da non più di quattro anni.

A tale riguardo si chiarisce - ai sensi della circolare del Ministero dell'Interno 24 marzo 2011 - che l'esperienza presso le forze di polizia italiane è alternativa ai requisiti previsti dalla lettera b) e c), ma non al titolo di studio che resta quello previsto dalla lettera a).

Investigatore dipendente

* a1) diploma di scuola media superiore;

oppure:

* a2) aver svolto documentata attività d'indagine - in seno a reparti investigativi delle FF. PP. per un periodo non inferiore a 5 anni, ed aver lasciato il servizio, senza demerito, da non più di 4 anni. (fermo restando il possesso del titolo di studio di cui al punto a).

* b) pratica triennale costante per almeno 80 ore al mese, quale collaboratore per le indagini elementari, presso un investigatore titolare, ex art. di 134 TULPS, da almeno 5 anni;

* c) partecipazione a corsi di perfezionamento teorico-pratici in materia di investigazioni private ad indirizzo civile organizzati da Università o centri di formazione professionali riconosciuti dalle Regioni.

Informatore commerciale titolare

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* a1) diploma di laurea almeno triennale (Psicologia (indirizzo forense), Sociologia, Scienze Politiche, Scienze dell'investigazione, Economia ovvero corsi equiparati);

oppure:

* a2) essere stato iscritto presso il registro delle imprese competente in qualità di titolare d'impresa individuale, oppure come amministratore di società di persone o di capitali, per almeno 3 anni negli ultimi 5.

Informatore commerciale dipendente

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* a) diploma di scuola media superiore;

oppure:

* a1) aver svolto documentata attività d'indagine - in seno a reparti investigativi delle FF.PP. con specifico riferimento a reati in materia finanziaria - per un periodo non inferiore a 5 anni, ed aver lasciato il servizio, senza demerito, da non più di 4 anni, fermo restando il possesso del titolo di studio di cui al punto a).

* b) pratica triennale costante presso un informatore commerciale autorizzato da almeno 5 anni;

* c) partecipazione a corsi di perfezionamento teorico-pratici in materia di informazioni commerciali organizzati da Università o centri di formazione professionali riconosciuti dalle regioni italiane.

Requisiti

Per poter esercitare è necessario, oltre ad avere i requisiti di cui al DM 1º dicembre 2010 n. 269, possedere una apposita licenza rilasciata dal prefetto, che però è svincolata da limiti territoriali.[4] Bisogna poi avere determinate competenze di cui all'art. 136 del R.D. n. 773 del 18 giugno 1931 nonché ottenere, tramite presentazione di apposita domanda ai sensi dell'art. 257 del R.D. 6 maggio 1940 n. 635, La circolare del Ministero dell'Interno del 24 marzo 2011 esplicativa del D.M. 269/2010, ha stabilito che, in attesa delle direttive di formazione obbligatoria di cui all'allegato G, lett. C del D.M. 269/2010, è comunque obbligatorio, al rinnovo annuale della licenza, dimostrare di aver frequentato un corso di aggiornamento in materia di investigazioni private ad indirizzo civile e/o penale o di informazioni commerciali.

Riguardo alla figura dell'investigatore autorizzato, ai sensi dell'art. 222 delle norme di coordinamento del codice di procedura penale italiano di cui al d.lgs. 28 luglio 1989 n. 271 e dell'art. 327-bis del codice di procedura bisogna ricordare che in considerazione del disposto dell'art. 257-bis dell'R.D. 6 maggio 1940, n. 635 - secondo cui nulla è innovato relativamente all'autorizzazione prevista dai citati artt. 222 norme di coord. e 327 bis c.p.p. - l'autorizzazione in parola (indicata all'art. 5, comma 1, lett.a, punto a.V del Decreto), può essere richiesta "solo da soggetti già in possesso della licenza per svolgere attività d'investigazione privata in ambito civile".

Per quanto riguarda invece le figure degli investigatori dipendenti, i requisiti sono contenuti nell'allegato G del D.M. 269/2010.

Licenza

Al momento della richiesta della licenza in una prefettura italiana, i titolari degli istituti di investigazione e di informazioni commerciali dovranno individuare le attività che intendono svolgere (scelte tra quelle indicate all'art. 5 del decreto). L'obbligo della partecipazione a corsi di perfezionamento teorico-pratico vige per i titolari licenza da meno di 5 anni. Tali corsi devono rispettare i parametri di cui all'allegato G, lett. C punto 5 del D.M. 269/2010.

La circolare del Ministero dell'Interno del 24 marzo 2011, esplicativa del D.M. 269/2010, ha chiarito che all'atto del rinnovo della licenza bisogna dimostrare di aver frequentato un corso di aggiornamento in materia di investigazioni private ad indirizzo civile e/o penale o di informazioni commerciali, secondo quanto stabilito da disposizioni normative. La validità della licenza degli investigatori dipendenti è però subordinata a quella dell'investigatore titolare d'istituto.

Il decreto legge 9 febbraio 2012 n. 5 (cosiddetto decreto semplificazioni convertito in legge 4 aprile 2012 n. 35) pubblicato in G.U. il 9 febbraio 2012, che ha apportato alcune modifiche in tema di investigazioni private, ha anche modificato la durata della validità della licenza. In tale decreto infatti, modificando l'art. 13 TULPS, ne ha ampliato la durata da uno a tre anni.[5]

Progetto tecnico organizzativo

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Il soggetto che richiede la licenza predispone e presenta al Prefetto, unitamente all'istanza di autorizzazione, il progetto organizzativo, secondo i punti di seguito elencati:

* sede principale, eventuali sedi secondarie (con divieto di istituire sedi presso il proprio domicilio o sedi di studi legali);

* i requisiti dell'impresa e del richiedente la licenza;

* la tipologia dei servizi che intende svolgere;

* il personale che si intende impiegare;

* la disponibilità economica finanziaria (deposito cauzionale);

* le dotazioni di tecnologie e attrezzature per lo svolgimento dei servizi.

Obbligo di deposito cauzionale

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Gli istituti di investigazioni private e di informazioni commerciali sono obbligati ad effettuare depositi cauzionali di cui all'art. 137 del T.U.L.P.S.

Essi sono disciplinati dall'allegato F2 del D.M. n. 269/2010, secondo il seguente prospetto:

* istituti di investigazioni private: 20000,00 €;

* istituti di informazioni commerciali: 40000,00 €.

La cauzione deve essere integrata, per ogni sede secondaria, di 10000,00 €. La cauzione deve essere integrata, per ogni tipologia di servizio autorizzata tra quelle scelte (es.: ambito assicurativo, ambito commerciale, ...) di 5000,00 €.

Tariffario

Gli investigatori titolari o i direttori delle agenzie di investigazione devono tenere permanentemente affissa nei locali del loro ufficio - in modo visibile - una tabella delle operazioni alle quali attendono, con la tariffa delle relative prestazioni. Essi inoltre non possono compiere operazioni diverse da quelle indicate nella tabella o ricevere compensi maggiori di quelli indicati nella tariffa o compiere operazioni o accettare commissioni con o da persone non munite di documento di identità.[6]

Adempimenti obbligatori previsti

Registro delle operazioni

Ciascun istituto di investigazioni ha l'obbligo di compilare e tenere aggiornato il "registro di polizia" (formalmente "giornale degli affari"), all'interno del quale sono annotate le generalità delle persone con cui gli affari sono compiuti e le altre indicazioni prescritte dalla legge, e deve essere esibito ad ogni richiesta degli ufficiali o agenti di pubblica sicurezza.[7] Esso deve essere conservato per 5 anni. Per le indagini difensive, su incarico degli studi legali, si utilizza un registro speciale in luogo del registro delle operazioni ordinario.

Il Regio Decreto 6 maggio 1940, n. 635 chiarisce che nel registro devono essere indicati:[8]

* la data e la specie dell'affare o dell'operazione;

* l'onorario convenuto e l'esito dell'operazione;

* i documenti con i quali il committente ha dimostrato la propria identità personale.

Tesserino identificativo

Tutti coloro che esercitano l'attività di investigatore privato devono obbligatoriamente munirsi di apposito tesserino identificativo, il cui modello è predisposto dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, secondo requisiti dettati dal Ministero dell'Interno. Secondo quanto stabilito D.P.R. 4 agosto 2008 n. 153, il modello di tali identificativi dovrà essere conforme ai requisiti stabiliti con apposito decreto emanato dal Ministero dell'Interno.[9] Il D.M. 18 maggio 2022 ha stabilto le caratteristiche del suddetto tesserino dando nel contempo indicazioni procedurali per il rilascio del medesimo. In particolare, esso ha una durata pari alla licenza prefettizia, e deve avere le caratteristiche tecniche di cui all'allegato A del succitato decreto ministeriale.

 

PRIVACY

 

Cosa puo fare pe voi l’agenzia investigativa IDFOX ® Milano

Investigatore privato: ultime sentenze

Attività professionale: ambiti di operatività; indagini per privati cittadini e per aziende.

Chi è e cosa fa l’investigatore privato? L’attività svolta dal professionista è legittima e utilizzabile nelle aule dei tribunali.! Che valenza ha la sua testimonianza in udienza? Per conoscere le risposte a queste e ad altre domande, leggi le ultime sentenze.

Indice

* 1 Investigatore privato incaricato dalla società assicurativa

* 2 Testimonianza di un investigatore privato

* 3 Attività svolta dall’investigatore privato prima dell’iscrizione della notizia di reato

* 4 Investigatore privato e notizia di reato

* 5 Investigatore privato: servizio di acquisizione e di elaborazione di dati

* 6 Documenti rinvenuti nel computer di un investigatore privato

* 7 Dichiarazioni rilasciate dall’indagato all’investigatore

* 8 Investigatore privato incaricato dalla compagnia assicuratrice

* 9 Investigatore privato e procedimento penale

* 10 Agenzia investigativa e attendibilità della certificazione medica del lavoratore

* 11 Esercizio della professione di investigatore privato

* 12 Attività dell’investigatore privato: in cosa consiste?

* 13 Investigatore privato e violazioni della deontologia dell’agente immobiliare

* 14 È consentita la relazione dell’investigatore privato nel processo civile?

Investigatore privato incaricato dalla società assicurativa

In materia di truffa assicurativa, le dichiarazioni rilasciate dall’imputato all’investigatore privato incaricato dalla società assicurativa, non essendo dichiarazioni assunte dal difensore dell’indagato nell’esercizio dell’attività investigativa difensiva, sono pienamente utilizzabili, non potendo essere sottoposte alla disciplina ex art. 391 bis c.p.p. in quanto sono inquadrabili come confessioni stragiudiziali e pertanto possono essere utilizzare in dibattimento nel quale entrano mediante la relazione tecnica dell’incaricato dalla compagnia.

 

Tribunale Udine, 13/07/2021, n.928

Testimonianza di un investigatore privato

Grava sulla parte che richiede, per l’inosservanza dell’obbligo di fedeltà, l’addebito della separazione all’altro coniuge, l’onere di provare la relativa condotta e la sua efficacia causale nel rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza, mentre è onere di chi eccepisce l’inefficacia dei fatti posti a fondamento della domanda, e quindi dell’infedeltà nella determinazione dell’intollerabilità della convivenza, provare le circostanze su cui l’eccezione si fonda, vale a dire l’anteriorità della crisi matrimoniale all’accertata infedeltà (nella specie, l’infedeltà era stata ritenuta comprovata sulla base della testimonianza di un investigatore privato, la cui relazione era stata confermata in udienza, assurgendo al valore di prova piena).

Cassazione civile sez. I, 06/08/2020, n.16735

Attività svolta dall’investigatore privato prima dell’iscrizione della notizia di reato

 

In tema di indagini difensive, è legittima ed utilizzabile l’attività svolta da un investigatore privato, prima della iscrizione della notizia di reato, al di fuori dell’ambito applicativo dell’art. 391-nonies c.p.p., atteso che l’attivazione dello statuto codicistico previsto per l’attività investigativa preventiva è rimessa alla volontà del soggetto, avendo natura del tutto facoltativa.

Cassazione penale sez. II, 25/10/2019, n.4152

Investigatore privato e notizia di reato

In tema di indagini difensive, è legittima ed utilizzabile l’attività svolta da un investigatore privato, prima della iscrizione della notizia di reato, al di fuori dell’ambito applicativo dell’art. 391-nonies, c.p.p., atteso che l’attivazione dello statuto codicistico previsto per l’attività investigativa preventiva è rimessa alla volontà del soggetto, avendo natura del tutto facoltativa.

 

Cassazione penale sez. IV, 08/01/2019, n.13110

Investigatore privato: servizio di acquisizione e di elaborazione di dati

L’attività di investigatore privato, volta alla produzione di un servizio di acquisizione di dati e di elaborazione degli stessi, va inquadrata ai fini previdenziali ed assistenziali nel settore del commercio, con la conseguenza che chi esercita tale attività deve iscriversi non alla gestione separata di cui all’art. 2, comma 26, della l. n. 335 del 1995 – non essendo le professioni intellettuali oggetto di detta normativa assimilabili all’attività professionale svolta dall’investigatore privato – ma nella gestione assicurativa degli esercenti le attività commerciali, in applicazione del disposto della lett. d) dell’art. 49 della l. n. 88 del 1989, che, nel classificare ai fini previdenziali ed assistenziali (in forza di una norma generale ed esaustiva della materia, come tale modificabile solo attraverso successive norme speciali) le diverse attività lavorative e nell’includere nel settore terziario quelle commerciali, comprende in esse anche le attività che si concretizzano in una prestazione di servizi.

 

Cassazione civile sez. lav., 12/01/2018, n.669

Documenti rinvenuti nel computer di un investigatore privato

Le garanzie previste dall’art. 103 c.p.p. si applicano esclusivamente nei confronti di colui che rivesta la qualità di difensore o investigatore in forza di specifico mandato conferitogli nelle forme di legge ed a condizione che i predetti soggetti non siano sottoposti a indagine.

(Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto esente da censure la decisione con la quale era stata affermata l’utilizzabilità di documenti rinvenuti in un computer in uso da un investigatore privato e sequestrati nell’ambito del procedimento in cui il predetto era indagato).

Cassazione penale sez. VI, 09/11/2018, n.8295

 

Dichiarazioni rilasciate dall’indagato all’investigatore

Il ricorso all’attività di investigazione preventiva prevista dall’art. 391 nonies cod. proc. pen., cui consegue l’attivazione del relativo statuto processuale, è del tutto facoltativa e il conferimento dell’incarico di analizzare la dinamica del sinistro da parte della compagnia assicuratrice all’investigatore privato non soggiace a tale regime.

Si ribadisce inoltre che le dichiarazioni eventualmente rese dalla persona che assumerà la veste di indagato all‘investigatore delegato non devono essere garantite dalla somministrazione degli avvisi, configurandosi come dichiarazioni extraprocedimentali, sempre utilizzabili in sede processuale, sebbene valutabili secondo le regole che governano il mezzo di prova che le immette nel processo.

 

Cassazione penale sez. II, 08/06/2018, n.53770

Investigatore privato incaricato dalla compagnia assicuratrice

Le dichiarazioni rilasciate all’investigatore privato incaricato dalla compagnia assicuratrice sono utilizzabili, non essendo applicabile il divieto di cui all’art. 195, comma 4, c.p.p.; inoltre, non trattandosi di dichiarazioni assunte dal difensore dell’indagato nell’ambito di attività d’investigazione difensiva non trova applicazione in relazione ad esse la disciplina prevista dall’art. 391-bis c.p.p.

Il conferimento dell’incarico di analizzare la dinamica del sinistro da parte della compagnia assicuratrice all’investigatore privato non soggiace, infine, al regime previsto per l’ attività di investigazione preventiva dall’art. 391-nonies c.p.p.

Ne consegue che le dichiarazioni eventualmente rese dalla persona che assumerà la veste di indagato all’investigatore delegato non devono essere garantite dalla somministrazione degli avvisi, configurandosi come dichiarazioni extraprocedimentali, sempre utilizzabili in sede processuale, sebbene valutabili secondo le regole che governano il mezzo di prova che le immette nel processo

 

Cassazione penale sez. II, 26/04/2018, n.30355

Investigatore privato e procedimento penale

Non rientrano nelle previsioni di cui all’art. 391 nonies c.p.p., che disciplina l’attività investigativa preventiva, e sono quindi utilizzabili in sede processuale, secondo le regole che governano il mezzo di prova che le immette nel processo, le dichiarazioni che all’investigatore privato nominato da una compagnia assicuratrice siano state rese dall’assicurato, nei confronti del quale sia stato poi instaurato procedimento penale per il reato di cui all’art. 642 c.p.

Cassazione penale sez. II, 21/12/2017, n.1731

 

Agenzia investigativa e attendibilità della certificazione medica del lavoratore

È legittimo il licenziamento del dipendente che, grazie all’utilizzo di foto e filmati realizzati dall’investigatore privato ingaggiato dall’azienda per verificare l’attendibilità del suo certificato di malattia, venga trovato a svolgere lavori faticosi e ritenuti incompatibili con la patologia per la quale non si è recato al lavoro.

Nella specie, si trattava di lavori sul tetto e nella corte della propria abitazione. Per la Cassazione, è pienamente legittimo il ricorso da parte del datore di lavoro a un’agenzia investigativa per verificare l’attendibilità della certificazione medica, mentre non sussiste alcuna lesione del diritto alla riservatezza e alla privacy, come sostenuto invece dal lavoratore.

 

Cassazione civile sez. lav., 21/09/2016, n.18507

Esercizio della professione di investigatore privato

Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante prevista dall’art. 615-bis, comma 3, c.p., è necessario che la realizzazione dei reati previsti dal medesimo articolo – inte grati dalle condotte di procurarsi, di rivelare e diffondere indebitamente notizie o immagini attinenti alla vita privata svolgentesi in un luogo di privata dimora o nelle sue appartenenze – sia connessa con l’esercizio del potere o la violazione dei doveri inerenti alla funzione o al servizio ovvero con l’esercizio della professione di investigatore privato, nel senso che le indicate qualità devono avere almeno agevolato la commissione del reato.

(Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto correttamente esclusa dal giudice di merito l’aggravante, contestata con riferimento all’esercizio della professione di investigatore privato, evidenziando che l’attività compiuta dall’imputato, il quale si era limitato a fornire ed installare le apparecchiature utilizzate per la captazione, era da considerarsi come semplicemente prodromica rispetto all’uso di tali strumenti) .

Cassazione penale sez. V, 31/03/2015, n.33265

Attività dell’investigatore privato: in cosa con

siste?

L’attività di investigatore privato, volta alla produzione di un servizio di acquisizione di dati e di elaborazione degli stessi, va inquadrata ai fini previdenziali ed assistenziali nel settore del commercio, con la conseguenza che chi esercita tale attività deve iscriversi non alla gestione separata di cui all’art. 2, comma 26, della legge n. 335 del 1995 – non essendo le professioni intellettuali oggetto di detta normativa assimilabili all’attività professionale svolta dall’investigatore privato – ma nella gestione assicurativa degli esercenti le attività commerciali, in applicazione del disposto della lett. d) dell’art. 49 della legge n. 88 del 1989, che, nel classificare ai fini previdenziali ed assistenziali (in forza di una norma generale ed esaustiva della materia, come tale modificabile solo attraverso successive norme speciali) le diverse attività lavorative e nell’includere nel settore terziario quelle commerciali, comprende in esse anche le attività che si concretizzano in una prestazione di servizi.

 

Cassazione civile sez. lav., 12/02/2014, n.3228

Investigatore privato e violazioni della deontologia dell’agente immobiliare

L’art. 13, par. 1, direttiva n. 95/46/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 ottobre 1995, relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati, deve essere interpretato nel senso che gli Stati membri hanno non già l’obbligo, bensì la facoltà di trasporre nel loro diritto nazionale una o più delle deroghe che esso prevede all’obbligo di informare le persone interessate del trattamento dei loro dati personali.

L’attività di investigatore privato che agisce per conto di un organismo professionale al fine di individuare violazioni della deontologia di una professione regolamentata, nel caso di specie quella di agente immobiliare, rientra nell’ambito della deroga di cui all’art. 13, par. 1, lett. d), direttiva n. 95/46.

 

Corte giustizia UE sez. III, 07/11/2013, n.473

È consentita la relazione dell’investigatore privato nel processo civile.

Nel processo civile può essere prodotta la relazione dell’investigatore privato costituendo scritto proveniente da un terzo a contenuto testimoniale e deve essere acquisito mediante prova orale o nelle forme ex art. 257 bis c.p.c. affinché acquisti valore probatorio, altrimenti si aggirerebbero le norme poste a garanzia dell’andamento processuale.

Tribunale Milano sez. IX, 08/04/2013

 

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Professione Investigatore Privato; Detective Piruvato

 

 

Professione detective, come diventare investigatore privato

necessari per fornire consigli utili durante il tuo percorso lavorativo.

Se hai fiuto, intuito e passione per l’investigazione, il mestiere dell’investigatore privato o detective, per dirla all’inglese, fa al caso tuo. Le investigazioni sono un campo d’azione molto delicato, quindi è bene conoscere tutti i segreti che riguardano questo mestiere affascinante.

 

Come diventare investigatore privato: consigli pratici per aspiranti detective: La legislazione italiana in vigore descrive gli investigatori privati come coloro che possiedono una specifica licenza per poter svolgere questa attività. La loro figura è riconosciuta a livello nazionale, ed è soggetta a precise normative e leggi che ne regolamentano caratteristiche e competenze Art.134 Legge del TULPS.

Cenni di storia

All’inizio del XX secolo, le leggi che delimitavano la figura del detective erano le stesse poste a regolamentare gli istituti di vigilanza. Successivamente, nel 1926, vi fu una regolamentazione ancora più specifica che delineava le caratteristiche specifiche degli investigatori privati. Si gettarono così le basi per il concetto di “licenza”, ovvero di un documento formale appositamente rilasciato dalle prefetture necessario per poter esercitare questa professione.

A questa rudimentale legislazione si affiancarono, nel 1989, nuove disposizioni con il fine di regolamentare ancora di più questa attività. Le nuove leggi prevedevano come requisito il possesso di specifiche abilità professionali, ulteriormente definite dai decreti del 2010 e 2011. L’investigatore privato diventa quindi una figura professionale a tutti gli effetti, regolarmente normata ai sensi di legge.

La classificazione odierna riguardante la figura dell’investigatore privato

Con gli ultimi decreti si è voluto suddividere la professione di investigatore privato secondo precisi crismi, stabilendo requisiti e funzioni di ciascuna categoria. In particolare, esistono quattro differenti tipologie di investigatori privati:

* Investigatori titolari: in possesso di licenza, gli investigatori privati titolari possono esercitare la professione in maniera autonoma e aprire la loro agenzia investigativa con la possibilità di assumere investigatori autorizzati dipendenti.

* Investigatori dipendenti: non possono esercitare in maniera indipendente, ma possono essere assunti e collaborare con un investigatore privato titolare o con una agenzia investigativa riconosciuta.

* Informatori commerciali titolari: si occupano di investigazione relativamente agli ambiti aziendale e commerciale. Possono investigare sui comportamenti di alcuni dipendenti, proteggere brevetti e copyright, e investigare perdite di denaro inusuali. Possono esercitare la professione autonomamente o aprire la loro agenzia assumendo informatori dipendenti.

* Informatori commerciali dipendenti: non possono esercitare in maniera indipendente, ma possono prestare i loro servigi presso una agenzia riconosciuta o presso un informatore commerciale indipendente.

Chi fa cosa? La distinzione tra investigatori privati e informatori commerciali

Se hai deciso di intraprendere questa professione, la prima cosa che dovrai decidere è che tipo di figura investigativa vorrai diventare. Da questa scelta dipenderanno i requisiti necessari per poter svolgere la tua attività entro i limiti imposti dalla legge. Per renderti più semplice la decisione, puoi leggere le righe che seguono.

La differenza tra investigatori privati e informatori commerciali è netta. Se i primi si occupano principalmente della sfera privata e della vita civile, gli informatori commerciali sono specializzati nel lavorare con aziende e imprese, che possono richiedere i loro servigi in una serie di circostanze. Gli informatori si occupano di raccogliere ed organizzare dati, di verificare la veridicità dei bilanci, di investigare i debitori, e di altre attività che aiutano i proprietari di azienda nella gestione delle loro imprese.

Le mansioni degli investigatori e degli informatori

In maniera ancora più specifica, vediamo quali sono le varie mansioni svolte dagli investigatori privati e dagli informatori commerciali.

* Nel privato: si tratta di ottenere e organizzare le informazioni per conto di cittadini privati, ad esempio in funzione di una loro tutela legale. Possono essere informazioni che riguardano la sfera matrimoniale e familiare, ma anche patrimoniale e riguardanti l’eredità. Ancora, possono essere indagini volte a scovare indizi e prove da utilizzarsi nel corso di una disputa legale.

* Per le aziende: si tratta di collaborare con entità e società pubbliche e private con il fine di raccogliere informazioni che possano rendersi utili per tutelare i diritti, solitamente in sede legale. Si tratta spesso di casi in cui le aziende vogliono tutelare i dipartimenti di ricerca e sviluppo, i brevetti, ed altri beni definiti immateriali. A volte si indaga la fedeltà e la correttezza dei lavoratori dipendenti per evitare casi di fuga di informazioni sensibili.

* Per i bilanci: gli imprenditori possono aver bisogno di indagare su mancanze a livello contabile, sparizioni e differenze negli inventari, o anche semplicemente di controllare le eventualità di taccheggio (furto in negozio).

* Per la raccolta di informazioni commerciali: gli investigatori collaborano con enti privati (ma anche pubblici) per raccogliere ed analizzare dati di tipo industriale, economico, produttivo e finanziario, sempre rispettando le normative sulla privacy vigenti.

Gli investigatori privati o gli informatori commerciali ottengono questi dati attraverso una serie di attività normate ai sensi di legge, e quindi autorizzate. Si tratta degli appostamenti, dei pedinamenti, della documentazione audio e video reperita, ma anche delle informazioni ottenute con la localizzazione satellitare.

Leggi anche:

* Scienze investigative: sbocchi lavorativi e opportunità

* Criminologia: sbocchi lavorativi e percorsi di studio

Requisiti relativi agli investigatori e informatori commerciali

Esistono specifici requisiti per poter esercitare queste professioni, stabiliti ai sensi di legge. Vediamo quindi quali requisiti devi avere per intraprendere questa carriera.

Investigatori privati titolari

Come abbiamo detto in precedenza, gli investigatori privati titolari operano nel campo del privato e possono farlo in maniera indipendente. Per poterlo fare, devono dimostrare di:

* Essere in possesso di una delle seguenti lauree triennali: Psicologia Forense, Scienze Politiche, Scienze dell’Investigazione, Economia; alternativamente devono avere una laurea in Giurisprudenza.

* Aver praticato un tirocinio di almeno 3 anni come lavoratori dipendenti presso un investigatore privato autorizzato da un minimo di 5 anni, al termine del quale l’investigatore autorizzato rilascerà un certificato di esito positivo.

* Aver frequentato con successo i corsi organizzati da Università e centri di formazione riconosciuti dal Ministero dell’Interno.

* Oppure: aver lavorato come investigatori presso le forze di polizia per almeno 5 anni e aver lasciato senza demerito il periodo di servizio da un massimo di 4 anni.

Investigatori privati dipendenti

Ecco invece i requisiti per gli investigatori che vogliono esercitare la professione come dipendenti:

* Diploma di scuola media superiore.

* Tirocinio di 3 anni e almeno 80 ore mensili presso un investigatore privato titolare che abbia esercitato la professione ai sensi di legge per almeno 5 anni.

* Aver preso parte a corsi specifici presso Università o altri centri di formazione professionale certificati.

* In alternativa: aver lavorato come investigatori presso le forze di polizia per almeno 5 anni e aver lasciato senza demerito il periodo di servizio da un massimo di 4 anni.

Informatori commerciali titolari

Per questa particolare specializzazione i prerequisiti sono simili a quelli delle voci precedenti. È quindi necessario:

* Aver conseguito una laurea triennale in Psicologia Forense, Scienze Politiche, Economia, Scienze dell’Investigazione o Scienze Politiche.

* In alternativa: essere stati titolari di impresa individuale o amministratori di società per un minimo di 3 anni e da non più di 5 anni.

Informatori dipendenti

Per gli informatori dipendenti, questi sono i requisiti:

* Aver conseguito un diploma di scuola media superiore.

* Aver svolto una attività di praticantato per almeno 3 anni presso un informatore commerciale con almeno 5 anni di servizio autorizzato.

* Aver partecipato a corsi specifici presso Università o centri di formazione riconosciuti.

* In alternativa: aver lavorato come investigatori presso le forze di polizia per almeno 5 anni e aver lasciato senza demerito il periodo di servizio da un massimo di 4 anni.

Leggi anche:

* Quali sono i lavori statali? Professioni e settori di pubblico impiego

* Come diventare libero professionista

Come ottenere la licenza di esercizio

Una volta soddisfatti i requisiti stabiliti nei paragrafi precedenti, se vuoi diventare investigatore o informatore autonomo dovrai rivolgerti ad una prefettura per conseguire la tua licenza.

Richiedere e rinnovare la licenza

Per i primi 5 anni dal suo conseguimento, il rinnovo della licenza sarà effettuabile su base triennale e dipenderà dall’avvenuta frequentazione di corsi di perfezionamento e aggiornamento. La licenza degli investigatori dipendenti è invece subordinata a quella del titolare dell’istituto.

Da presentarsi alla prefettura al momento di richiedere la licenza, devi redigere un progetto tecnico che includa i seguenti dettagli:

* Sede e sedi satellite (non è possibile stabilire la sede presso il proprio domicilio o presso uno studio legale già esistente).

* Personale impiegato.

* Attestati circa i requisiti.

* Deposito o cauzione (in caso di investigazioni il deposito ammonta a 20.000 euro; se si tratta di informazioni commerciali il deposito raddoppia e corrisponde a 40.000 euro; per le sedi secondarie il deposito è di 10.000 euro; si aggiungono 5.000 euro per ogni voce o tipologia di servizio scelta).

Leggi anche:

* Come diventare criminologo: percorso di studi, opportunità e guadagni

così i datori di lavoro potranno trovarti

Ultime considerazioni per esercitare come investigatori privati

Ottenuta la licenza di esercizio, assicurati che non ti venga revocata seguendo questi semplici passaggi:

Esponi il tuo tariffario bene in vista

Ricorda che devi obbligatoriamente esporre in maniera permanente il tariffario relativo a tutte le prestazioni che svolgi. Non potrai svolgere mansioni ulteriori rispetto a quelle indicate nel tariffario o ricevere compensi più alti, e non potrai inoltre ricevere pagamenti da persone sprovviste di documenti identificativi.

Mantieni un registro di polizia

Si tratta di un documento che riporta i dati dei tuoi clienti e dei soggetti delle indagini. Devi conservare tale registro per almeno 5 anni e devi mostrarlo alle forze dell’ordine ogni qual volta ti venga richiesto.

Munisciti di tesserino identificativo

Dovrai munirti di tesserino identificativo elettronico, ovvero un chip contenente tutti i tuoi dati identificativi secondo il modello stabilito dal Ministero dell’Interno.

Ora che sai come diventare un investigatore privato, quale ruolo svolge, in che contesto opera e quali competenze deve possedere questa figura professionale, puoi decidere se questa professione fa per te.

Per altre idee e spunti interessanti sull'inserimento nel mondo del lavoro, puoi consultare la Guida alla carriera  che, fra le altre, offre sezioni dedicate a Trovare lavoro, CV e lettere di presentazione e Crescita professionale.

SEGRETO PROFESSIONALE, INVESTIGATORE PRIVATO

Investigatore privato, segreto d’ufficio!!! Molto spesso mi viene chiesto se le informazioni in possesso dell’investigatore privato siano coperte dal segreto e in tal caso a chi possono essere rese ostensibili.

È di sicuro ausilio il testo letterale dell’art. 622. C.p. il quale prevede che “Chiunque, avendo notizia, per ragione del proprio stato o ufficio, o della propria professione o arte, di un segreto, lo rivela, senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, è punito, se dal fatto può derivare nocumento, con la reclusione fino a un anno o con la multa da € 30,00  a € 516.”

Atteso quanto espresso dalla norma sopra citata, si può certamente affermare che l’attività posta in essere dall’investigatore privato ricada indiscutibilmente in questo disposto normativo e ciò anche per costante giurisprudenza.

In questa direzione appare utile riportare uno stralcio della sentenza della Cassazione Sez. VI n. 8635/1996 la quale afferma che “l’art. 622 c.p. deve essere riferito a notizie apprese per ragioni d’ufficio e riflettenti situazioni soggettive di privati e delle quali colui che di esse è depositario in virtù di un suo status professionale in senso lato (ufficio, professione o arte), deve assicurare la riservatezza”.

Inoltre la normativa del codice penale citata, va letta in combinato disposto con l’art. 200 c.p.p. il quale prevede al suo primo comma che “Non possono essere obbligati a deporre su quanto hanno conosciuto per ragione del proprio ministero, ufficio o professione, salvi i casi in cui hanno l’obbligo di riferirne all’autorità giudiziaria:

1. a) i ministri di confessioni religiose, i cui statuti non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano;

2. b) gli avvocati, gli investigatori privati autorizzati, i consulenti tecnici e i notai;

[……]

Tale disposizione quindi afferma incontrovertibilmente che l’investigatore privato non può essere costretto a testimoniare in forza della norma sopra citata e qualora decidesse comunque di farlo, dovrebbe chiedere il consenso da parte del proprio committente dell’indagine a cu si riferisce la testimonianza per evitare di consumare il reato di cui all’art. 622 c.p..

Premesso quanto sopra premesso, si deve anche rilevare che il reato di cui oggi ci occupiamo si consuma quando la rilevazione delle informazioni, coperte dalla riservatezza, vengano comunicate a terzi estranei “senza giusta causa”.

Pertanto se il richiedente è un’agente di polizia che vuole conferire con l’investigatore privato in quanto dallo stesso vuole raccogliere delle “sommarie informazioni” (come previsto dall’art. 351 c.p.p.), allora ben si può affermare che sussistite una giusta causa (giudiziaria) che permette all’investigatore privato di conferire con l’agente di P.S. e quindi di rilevare i contenuti di un’indagine.

Investigatore privato, un mestiere complicato.

Categoria: News02/03/2023

 

GPS E INVESTIGATORE PRIVATO

INVESTIGATORE PRIVATO CON Il GPS. Volendo fare il punto sulla liceità dell’utilizzo del c.d. GPS (Global Positioning System), in primis è necessario chiarire che lo stesso viene utilizzato per seguire i movimenti sul territorio di una persona, per localizzarla, e dunque per controllare a distanza non il flusso delle comunicazioni che la stessa invii o riceva, ma la sua presenza in un determinato luogo in un certo momento.

Tale tipo di attività costituisce una modalità tecnologicamente caratterizzata di pedinamento e, come tale, rientra nei mezzi di ricerca della prova cosiddetti ‘atipici’ o innominati.

Non vi sono specifiche norme sul punto – ad eccezione di quanto previsto nel D.M. 269/2010 – e la giurisprudenza esistente si riferisce quasi esclusivamente all’utilizzo del GPS da parte della polizia giudiziaria.

Il DM 269/2010, all’art. 5 comma 2, prevede espressamente che “i soggetti autorizzati possono svolgere (omissis) attività di osservazione statica e dinamica (c.d. pedinamento) anche a mezzo di strumenti elettronici”.

Ogni qualvolta, quindi, si colgano informazioni relative alla posizione di un veicolo posto sulla pubblica via, il pedinamento elettronico mediante l’utilizzo del GPS è perfettamente lecito.

Tutto ciò per quanto riguarda una responsabilità prettamente penale dell’investigatore.

Altro aspetto da tenere in considerazione è quello del diritto alla riservatezza della persona oggetto di indagine.

I dati relativi alla localizzazione del veicolo e al tragitto dello stesso riguardano, infatti, una persona fisica identificata o identificabile e la legittimità del trattamento di questi dati deve superare il vaglio di un bilanciamento tra il diritto di difesa e le altre fondamentali libertà individuali (quale ad esempio il diritto alla riservatezza).

Il trattamento dei dati raccolti deve pertanto essere conforme al GDPR 679/2016, con particolare riferimento alla finalità, ai tempi di conservazione e alle modalità di diffusione delle informazioni raccolte.

Nonostante siano state sollevate diverse questioni in relazione all’utilizzo del GPS, ad oggi si può dire che l’uso di suddetto strumento è legittimo; è però necessario che i dati siano raccolti e trattati per il tempo strettamente necessario allo svolgimento dell’indagine, e con il solo fine di tutelare o difendere un diritto in sede giudiziaria.

Stante un trattamento dei dati personali della persona sottoposta all’indagine, conforme al GDPR 679/2016, l’investigatore privato sarà assolutamente legittimato ad utilizzare il GPS nello svolgimento della propria attività, in quanto, per un verso, ciò non implica alcuna violazione del domicilio o della privata dimora di terzi e, per l’altro, non interferisce in alcun modo con il diritto alla riservatezza nell’ambito delle comunicazioni (non si tratta di intercettazione di comunicazioni).